I CONSIGLI DEL NUTRIZIONISTA Dott. Giorgio Donegani
MERENDA E SPUNTINO: DUE MOMENTI IMPORTANTI
Mangiare poco e spesso, sarebbe questo il modello ...
Mangiare poco e spesso, sarebbe questo il modello alimentare che
meglio risponde alle esigenze del corpo umano, soprattutto di
quello dei bambini. Tra scuola, studio, momenti di gioco e magari
anche sport, è fondamentale che la loro giornata alimentare sia
organizzata in modo da assicurare un giusto e regolare rifornimento
di energia, e in questo senso lo spuntino del mattino e la merenda
non vanno considerati semplici riempitivi tra i pasti principali,
ma veri e propri mini-pasti, capaci di integrare le altre occasioni
alimentari secondo regole precise. La merenda e lo spuntino dovrebbero
fornire ciascuno circa il 10 % delle calorie totali giornaliere, il che
vuol dire che per un bimbo che consuma tra le 1500 e le 2000 kcal in
tutta la giornata, la quota calorica fornita dalla merenda dovrebbe
assestarsi intorno alle 150 - 200 calorie.
Ma perché spuntino e merenda sono così importanti? Le ragioni sono
molteplici: contribuiscono a fornire la giusta quantità di energia
e nutrienti fra i pasti principali senza appesantire il fisico,
inoltre, generano un giusto senso di sazietà che permette al bambino
di gestire l’appetito tra i pasti principali e favorisce un’assunzione
di cibo equilibrata sia a pranzo che a cena. Ma c’è di più: merenda
e spuntino contribuiscono anche alla stabilità dell’umore, infatti,
se il digiuno si prolunga e scende il livello di glucosio nel sangue,
diminuisce anche la presenza di insulina e aumenta quella degli ormoni
che alzano la glicemia, i cosiddetti “ormoni dello stress” che, tra
l’altro spingono a preferire cibi troppo grassi e ricchi di zuccheri.
5 AL GIORNO!
Fare cinque pasti al giorno: una regola d’oro ...
Fare cinque pasti al giorno: una regola d’oro scientificamente
dimostrata e che, a pensarci bene, obbedisce a un’istintiva saggezza
nutrizionale. Basti pensare che già a 4 mesi il lattante spesso
passa spontaneamente ad un’alimentazione suddivisa in cinque momenti,
con intervalli di circa tre ore e una sosta notturna più prolungata.
Questa suddivisione della giornata alimentare in cinque pasti (prima
colazione, pranzo, cena, uno spuntino a metà mattina e una merenda
pomeridiana) si rivela la migliore per tutta l’età evolutiva e andrebbe
mantenuta anche in quella adulta, perché permette un funzionamento
armonico e regolare dell’organismo, a vantaggio della capacità di esprimere
in ogni momento il massimo livello di benessere. La prima colazione è
il pasto che detta i ritmi della successiva giornata alimentare: saltarla
significa già partire con il piede sbagliato, così come non è corretto
saltare uno o più degli altri pasti nella giornata perché cresce troppo
l’intervallo in cui si sta a stomaco vuoto. Questo non solo fa arrivare
al pasto successivo con una fame esagerata, ma induce anche a preferire
i cibi più calorici.
È facile capire in questo contesto il ruolo fondamentale che assumono
sia lo spuntino di metà mattina, da consumare circa tre ore dopo aver
fatto colazione, sia la merenda di metà pomeriggio, vero e proprio
mini-pasto che aiuta il bambino ad affrontare al meglio il resto del
pomeriggio e ad arrivare con la giusta energia e appetito al momento
della cena.
LA MERENDA IDEALE, COMPLETA ED EQUILIBRATA
Una buona merenda dovrebbe dare in media tra le 150 ...
Una buona merenda dovrebbe dare in media tra le 150 e le 200 kcal,
provenienti per almeno il 50% da carboidrati, con una quota non
troppo abbondante ma significativa di proteine e grassi, e una
giusta quantità di sali minerali e vitamine.
I carboidrati sono particolarmente importanti perché costituiscono
la base dalla quale trarre energia. Ne esistono di due tipi: quelli
complessi, come l’amido, che garantiscono un rifornimento
energetico prolungato nel tempo, e gli zuccheri semplici (quelli dal
sapore dolce), che invece sono utili per dare uno sprint immediato.
Da parte loro, le proteine sono essenziali per la formazione dei
tessuti corporei e lo sviluppo osseo dei bambini e sono un nutriente
strettamente legato al senso di sazietà. Per questo motivo, e anche
per ottimizzarne l’assorbimento, è preferibile assumere le proteine
con gli alimenti in piccole parti nel corso della giornata: una
merenda che ne contenga una quota adeguata (circa il 15%) può essere
una buona scelta.
Il restante 20-35% delle calorie giornaliere deve provenire dai grassi,
essenziali anche loro per la crescita, e tale intervallo è adeguato
anche per la merenda.
Come detto, la merenda “ideale” dovrebbe anche assicurare un quota
di fattori vitaminici e di sali minerali, tra i quali spicca per
importanza il calcio, essenziale per la crescita strutturale delle
ossa, insieme a fosforo e magnesio.
Infine, non va dimenticata la necessità di mantenere anche un giusto
bilancio idrico: l’ideale sarebbe accompagnare sempre la merenda
solida con una bevanda, cercando di ottenere il mix migliore di
nutrienti senza fornire troppe calorie.
COME INVOGLIARE I BIMBI A FARE UNA MERENDA SANA ED EQUILIBRATA?
Sarebbe riduttivo considerare la merenda esclusivamente ...
Sarebbe riduttivo considerare la merenda esclusivamente sotto
il profilo nutritivo e del gusto. Il cibo è veicolo di comunicazione
anche affettiva e il piacere della merenda passa anche attraverso
l’ambiente, i modi di consumo e le relazioni. Ecco allora che per
invogliare i propri bimbi a fare una sana merenda si può puntare
proprio sulla dimensione del piacere legato alla convivialità,
proponendo la merenda come un momento di piacevole condivisione
con gli amici, piuttosto che con i familiari.
In effetti, la merenda è anche un’occasione di stacco dal
contesto degli impegni, siano essi di studio piuttosto che di
gioco del bimbo, motivo per cui deve essere consumata con calma,
in un ambiente confortevole e piacevole, libero e informale: non
per forza a tavola, ma anche seduti sul divano, sdraiati sul tappeto,
piuttosto che sulla panchina di un parco.
Infine, la merenda offre l’occasione per insegnare ai bambini ad
impostare un rapporto di sano rispetto del cibo, attraverso
l’attenzione che gli si dedica: è fondamentale gustare ciò che si
mangia, senza distrazioni come la televisione. Ed è proprio
valorizzando tutti i momenti piacevoli della giornata alimentare
che si può esercitare un’influenza positiva sullo sviluppo delle
preferenze gustative dei bambini. In questo senso, la proposta di
una merenda “alternativa” con grissini e formaggio può contrastare
la simpatia eccessiva verso il gusto dolce, e può incentivare
l’attenzione verso quegli alimenti che la tradizione ha consacrato
come buoni e, soprattutto, sani.
PREVENIRE IL SOVRAPPESO NEI BAMBINI: ALCUNI SUGGERIMENTI PRATICI
Che il sovrappeso e l’obesità infantile ...
Che il sovrappeso e l’obesità infantile siano problematiche in aumento sono dati purtroppo assodati: secondo quanto rilevato dal sistema di sorveglianza nazionale OKkio alla salute, promosso dal Ministero della salute, nel nostro Paese un bimbo su tre (tra gli 8 e i 9 anni) pesa più di quanto dovrebbe. E’ una situazione allarmante, e non solo per il disagio che produce al piccolo nell’immediato, ma anche per le forti implicazioni negative che ciò può avere sulla salute a lungo termine, nel caso non si intervenga per tempo (maggior rischio di ipertensione, di malattie cardiovascolari, di diabete e di patologie osteoarticolari..). Ma da genitori, com’è possibile intervenire e preservare la salute dei nostri bimbi? Generalmente le cause del sovrappeso affondano in uno stile di vita poco sano, che vede unirsi gli effetti di abitudini alimentari sbagliate e di un insufficiente livello di attività fisica. Ecco alcuni consigli, tanto semplici quanto preziosi:
- Non far mai saltare i pasti ai bambini, a cominciare dalla colazione.
- Offrire loro spuntini e merende equilibrati che non si limitino a dare calorie “vuote”, ma che insieme a zuccheri e grassi forniscano anche proteine, sali e fattori vitaminici.
- Offrire spesso acqua da bere ai piccoli durante la giornata, limitando al minimo le bibite gassate dolci.
- Tenere la cena particolarmente leggera e abbondare invece con la colazione.
- Non offrire mai il cibo come ricompensa, attribuendogli un valore affettivo che non gli compete.
- Limitare il consumo di dolci.
- Aprire i pasti principali con della verdura (meglio se cruda).
- Dare l’esempio a tavola, consu mando molta frutta e verdura.
- Incentivare il gioco di movimento e stabilire regole precise per il tempo da dedicare alla televisione o al pc.